Il taione, cioè le interiora dei bovini, è il cibo per eccellenza del sottoproletariato messinese.

È possibile trovarlo ancora oggi nei chioschi sparsi per la città. Il più importante di tutti è sicuramente quello di “Lulli” nei pressi del Cimitero monumentale.

Il taione si prepara alla griglia e si gusta con una spruzzata di limone.

Le origini di questa succulenta pietanza messinese si perdono nel tempo. C’è chi sostiene che risalga al ‘700, quando veniva venduto ai marinai nel mercato che si teneva a piazza Municipio. Altri, invece, sostengono che abbia origine più remote.

Un tempo era diffuso in tutti i quartieri della città. Dopo il terremoto del 1908 la città si è riempita di forestieri e la vendita del taione è stata limitata ai quartieri più antichi, dove abitavano i messinesi autoctoni.

INGREDIENTI:

  • Interiora di bovino lavate accuratamente
  • 1 limone
  • Olio extra vergine di oliva
  • Sale
  • Rosmarino

 

PREPARAZIONE:

Lavate accuratamente le interiora del bovino, a meno che non si tratti di vitelli che si nutrono ancora del latte materno poiché, in questo caso, è contenuto il chimo (sostanza composta dai succhi digestivi) che è il vero sapore di questo piatto. Nel frattempo preparate la brace e, una volta che il taione è stato lavato, mettetelo sulla griglia per circa 15-20 minuti.

Servite il tutto in un sacchetto di carta con una spruzzata di limone, olio extra vergine di oliva, sale e rosmarino.

Si consiglia l’uso di limone Interdonato IGP e di olio extra vergine di oliva di Mandanici per gustare al meglio la pietanza.