Il Comune di Furci Siculo è uno dei partner del progetto “Messina città metropolitana a EXPO 2015”.

Sull’etimologia del nome Furci Siculo, gli studiosi hanno pareri contrastanti: certamente latina lamatrice, si discute se Furca sia utilizzato in senso metaforico per descriverne la localizzazione geografica, o se, invece, si tratti di un’interpretazione giuridica, dato il riferimento al diritto di erigere un patibolo all’interno dei confini del feudo (“jus erigendi patibulum intra feudi fines”). L’aggettivo Siculo lo distingue da Furci di Chieti. All’epoca della sua fondazione, nel Medioevo, eraun casale appartenente al feudo di Savoca. Passata attraverso tutte le varie dominazioni succedutesi in Sicilia sia nell’epoca medievale che in età moderna, è accomunata, nella sua storia del risorgimento e in quella contemporanea, alle vicende che hanno interessato la costa ionica messinese. Fra le costruzioni storico-architettoniche degne di attenzione sono: la chiesa della Madonna del Rosario (monumento principale di Furci Siculo. Consacrata nel 1931 e completatanel 1933, si erge sulla Piazza Sacro Cuore ed è sempre stata considerata centro nevralgico della vita religiosa e sociale del paese), quella della Madonna della Lettera e quella della Madonna di Lourdes.I primi reperti di una colonizzazione della parte della Sicilia dove adesso sorge l’abitato di Furci si hanno nella frazione di Grotte e si fanno risalire all’epoca pre-cristiana ma, con molta probabilità, queste terre erano già state abitate intorno al 2300 a.C. dai Fenici e dai Siculi e, dopo la fondazione di Zancle e Naxos, prime due colonie greche in Sicilia, i Greci avevano raggiunto anche questi territori.
Poche, frammentarie e per lo più indirette sono le notizie storiche riguardo l’abitato di Furci Siculo nel suo sviluppo successivo. Da documenti originali risalenti ai primi anni del Seicento risulta che l’attuale centro abitato di Furci Siculo era nominato Quarteri di Furchi a cagione della presenza di forche utilizzate per le esecuzioni capitali nella Terra di Savoca; detto patibolo eraposto presso l’attuale chiesetta di Sant’Antonio da Padova. Sempre a questo periodo, risale la chiesa di Santa Maria della Lettera e il limitrofo Palazzo Castelli (siti sulla centralissima via IV Novembre) esistenti già nel 1632.
Nel 1919 il Re d’Italia Vittorio Emanuele III, “per grazia di Dio e volontà della Nazione” (cfr. Regio Decreto 20/Luglio/1919), istituisce ufficialmente il Comune di Furci Siculo cui annette le frazioni di Grotte, Calcare ed Artale.
Da visitare, all’estremità Ovest del paese,la Villa Belvedere, polmone verde della città e luogo ideale per gli avvenimenti e le manifestazioni estive.
La struttura, creata negli anni ottanta, è costituita da una cavea con ampio piazzale attorniato da una gradinata in marmo e mattoni e da un parco detto “Furci Verde” con aiuole, alberi, panchine e un area ricreativa con giochi per l’infanzia. Tutto cio ne fa il posto ideale in cui trascorrere delle ore spensierate, e per questo preso d’assalto dai turisti domenicali o del fine settimana.