Il biancomangiare è un dolce tipico della Sicilia, in particolare dell’antica contea di Modica. In principio era una crema gelatinosa a base di pollo, latte, mandorle, riso, zucchero, lardo e zenzero, guarnita con mandorle e cannella. Pietanza di antica origine arabo-francese preparata già in epoca medioevale, si diffuse in Italia verso il XII secolo e fu presente in molti ricettari dell’epoca. La ricetta modicana prevede l’utilizzo del latte di mandorla. Vi è anche la versione ragusana della ricetta, che include anche il limone, la cannella e il miele ibleo.

INGREDIENTI:

• 1/2 litro di latte di mandorla
• 60 g di farina
• 30 g di zucchero
• 1 bacca di vaniglia
• 100 g di mandorle in scaglie (oppure 50 g di pistacchi tritati)

PREPARAZIONE:

Scalderete il latte sciogliendovi lo zucchero e una bacca di vaniglia. Quando lo zucchero si sarà sciolto, aggiungerete la farina mescolando continuamente con una frusta.
Non appena si sarà addensata, la toglierete dal fuoco e la verserete in piccole ciotole singole o in una ciotola unica, bagnate preventivamente con acqua, che lascerete raffreddare in frigo per almeno due ore. Infine capovolgerete, decorerete con scaglie di mandorle sgusciate o granella di pistacchi e servirete.
Altre ricette prevedono l’utilizzo della farina di riso o di mandorle al posto di quella di frumento.
Questa ricetta è ideale per i vegani e per gli intolleranti al lattosio poiché non sono prodotti di origine animale.